La procedura di sovraindebitamento, introdotta dalla legge n° 3/2012, è uno strumento legale concepito per aiutare individui e piccoli imprenditori non soggetti a fallimento che si trovano in una condizione di indebitamento eccessivo, e che non riescono a far fronte regolarmente alle proprie obbligazioni. Conosciuta anche come “legge antisuicidi”, questa procedura consente di ridurre o addirittura cancellare i debiti in base alle effettive capacità economiche del debitore.
Chi può accedere a questa procedura? La procedura è destinata a varie categorie di soggetti non fallibili, tra cui consumatori, imprenditori agricoli, start-up innovative, piccoli imprenditori, professionisti, lavoratori autonomi, associazioni professionali e persino eredi di imprenditori defunti. È interessante notare che anche i membri di una stessa famiglia, conviventi e legati da un rapporto di parentela o affinità, possono avviare una procedura unificata di composizione della crisi quando il sovraindebitamento ha un’origine comune.
Chi ne è escluso? Non possono accedere alla procedura gli imprenditori soggetti a procedure concorsuali, chi ha già usufruito dell’esdebitazione nei cinque anni precedenti o per due volte complessive, e chi ha provocato la situazione di sovraindebitamento con dolo, frode o colpa grave.
Requisiti e soglie di fattibilità: Per poter accedere a questa procedura, l’ammontare complessivo dei debiti non deve superare i 500 mila euro, il patrimonio annuale non deve essere superiore a 300.000 euro e i ricavi lordi annuali devono essere inferiori a 200.000 euro.
Quali debiti possono essere inclusi? È possibile estinguere debiti verso banche, finanziarie, l’Agenzia delle Entrate, privati e fornitori. Un caso concreto potrebbe essere quello di un piccolo imprenditore agricolo, indebitato con fornitori e banche, che riesce a ottenere una significativa riduzione dei debiti attraverso un piano concordato con l’OCC.
Vantaggi della procedura: Tra i principali benefici della procedura vi è la possibilità per il debitore di ottenere una cancellazione parziale o totale dei debiti. Inoltre, l’avvio della procedura può sospendere eventuali azioni esecutive in corso, offrendo una boccata d’ossigeno al debitore. Un esempio pratico potrebbe riguardare una famiglia che, trovandosi in una situazione di sovraindebitamento a causa di mutui e prestiti, riesce a ristrutturare i propri debiti e a cancellare il proprio nome dalle liste dei cattivi pagatori. La procedura ha una durata massima di un anno e i costi sono contenuti, includendo solo un contributo per la richiesta e il compenso per l’OCC, come stabilito dal decreto ministeriale n. 202 del 2014.