Il mantenimento figlio maggiorenne fino a quando deve protrarsi? Il tema del mantenimento del figlio maggiorenne che non ha ancora raggiunto l’indipendenza economica è un argomento di grande rilevanza nelle questioni di diritto di famiglia. Secondo la giurisprudenza italiana, il diritto al mantenimento da parte dei genitori per un figlio che ha superato la maggiore età è strettamente collegato alla capacità del figlio di dimostrare di aver intrapreso con serietà e impegno il percorso verso l’autosufficienza economica.
Mantenimento figlio maggiorenne: chi ha l’onere della prova?
In Italia, il diritto al mantenimento per un figlio maggiorenne è regolato da principi chiari stabiliti dalla Corte di Cassazione. Il punto cruciale è l’onere della prova: è il figlio richiedente che deve dimostrare l’esistenza delle condizioni che giustificano il mantenimento da parte dei genitori.
Se il figlio è appena diventato maggiorenne e sta continuando un percorso di studi regolare (superiori, universitari o di specializzazione), questa situazione è di per sé sufficiente per giustificare il mantenimento da parte dei genitori. Tuttavia, per un “figlio adulto”, il cui percorso di formazione è già concluso, l’obbligo di provare la necessità del mantenimento diventa più stringente.
Mantenimento figlio maggiorenne: il principio dell’autoresponsabilità
Per i figli adulti, il principio dell’autoresponsabilità gioca un ruolo fondamentale. La Corte di Cassazione ha stabilito che un figlio adulto deve fornire prove concrete e oggettive per giustificare il mancato raggiungimento di una posizione lavorativa autonoma. In altre parole, il figlio deve dimostrare di aver fatto tutto il possibile per ottenere un’occupazione adeguata alle sue competenze e alla sua formazione, adattandosi anche alle condizioni del mercato del lavoro e non aspettando semplicemente l’opportunità “perfetta”.
Condizioni per il mantenimento figlio maggiorenne: cosa dice la giurisprudenza?
Diverse sentenze della Corte di Cassazione hanno chiarito le condizioni necessarie per continuare a beneficiare del mantenimento da parte dei genitori. Ecco alcuni principi chiave:
- Proseguimento degli Studi: Se il figlio prosegue gli studi in modo regolare e con profitto, questo può giustificare il mantenimento figlio maggiorenne. Tuttavia, se il figlio dimostra un disinteresse o un ritardo ingiustificato nel completare il percorso formativo, il diritto al mantenimento potrebbe essere contestato.
- Ricerca Attiva del Lavoro: Il figlio deve dimostrare di essersi impegnato attivamente nella ricerca di un lavoro, anche accettando posizioni che potrebbero non corrispondere perfettamente alle sue aspettative iniziali. In altre parole, l’attesa passiva di un’opportunità lavorativa ideale non è sufficiente a giustificare il mantenimento.
- Strumenti di Sostegno Sociale: Per i figli che hanno superato da tempo la maggiore età e non riescono a trovare un’occupazione stabile o remunerativa, la Corte di Cassazione suggerisce che debbano essere considerati altri strumenti di sostegno al reddito, piuttosto che continuare a dipendere dal mantenimento dei genitori.
Case Study: Sentenze Significative
- Ordinanza del 27 marzo 2024, n. 8240: In questa sentenza, la Corte di Cassazione ha ribadito che l’onere della prova per il mantenimento del figlio maggiorenne è a carico del richiedente, che deve dimostrare di essersi impegnato nella propria formazione o nella ricerca di lavoro.
- Sentenza del 20 settembre 2023, n. 26875: La Corte ha chiarito che per i figli adulti, la dimostrazione della necessità del mantenimento richiede prove più rigorose, in linea con il principio dell’autoresponsabilità.
- Ordinanza del 7 ottobre 2022, n. 29264: La Corte ha negato il diritto all’assegno di mantenimento a una figlia trentenne, convivente con uno dei genitori, suggerendo che avrebbe dovuto fare ricorso a strumenti di sostegno sociale piuttosto che contare sull’obbligo di mantenimento del genitore.
Conclusioni
In conclusione, il mantenimento figlio maggiorenne non economicamente autosufficiente è un diritto che deve essere supportato da prove concrete. La giurisprudenza italiana richiede che il figlio dimostri attivamente di aver cercato di raggiungere l’indipendenza economica attraverso lo studio o la ricerca di un’occupazione. I genitori, dal canto loro, sono tenuti a sostenere i figli solo fino a quando è ragionevole aspettarsi che questi si impegnino in tal senso. Per i figli che hanno superato la maggiore età da molto tempo, il ricorso a strumenti di sostegno sociale diventa una necessità, spostando l’obbligo di mantenimento su altri piani.